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Il 13 Dicembre non è solamente la giornata più buia e corta dell'anno, ma è anche il giorno in cui si festeggia Santa Lucia. In Svezia e in Norvegia in questa giornata si sfornano i Lussekatter, delle soffici focacette, o briochine, profumate di zafferano e uvetta.
Tante sono le ricette dei Lussekatter quante sono le famiglie svedesi. Ogni famiglia infatti custodisce gelosamente la propria ricetta tramandandola da generazione a generazione. Solo una cosa hanno in comune tutte queste ricette: il profumo di zafferano che sprigionano queste piccole focaccine.
Curiosità: i Lussekatter (ovvero gatti di zafferano) hanno un’origine
decisamente inquietante. Nascono nel 1600 in Germania con il nome “gatti del diavolo”. Infatti c’è chi associa il termine “lussi” più a
Lucifero che allo zafferano, Non a caso intorno a questi dolci giravano leggende di gatti magici e
storie terrificanti. In seguito ci fu poi chi associò i termini Lucifero e
Lucia ecco perché molti traducono Lussekatter come “gatti di Santa Lucia”
I Lussekatter, possono essere fatti in diverse forme, ma
quella tipica di questa giornata è a forma di “S” rovesciata con due chicchi d’uvetta
in corrispondenza delle estremità della lettera, che secondo alcuni starebbero a
significare gli occhi della santa, ecco perché questi dolci sono conosciuti anche come “occhi di Santa Lucia”.
Ingredienti per circa 25 pezzi
500 gr farina 00
25 gr lievito di birra
100 gr zucchero
100 gr burro non salato
400 ml latte
1 gr zafferano
uva passa
Preparazione
Sbriciolate il
lievito in un contenitore per impasti.
Sciogliete il
burro in una pentola. Unite il latte, mescolate e fate intiepidire (mi raccomando non lo scaldate troppo!). Versate una parte del liquido sopra al lievito
e mescolate fino a che non è totalmente sciolto.
Aggiungere il
restante liquido, lo zafferano e lo zucchero. Aggiungete lentamente la farina
(usate un setaccio per evitare grumi) fino a che l’impasto non è più
appiccicoso e si stacca dai bordi del contenitore. Deve restare comunque
morbido.
Fate lievitare per circa 2 ore e mezza. Poi Mettete l’impasto su
di un piano da lavoro e lavoratelo un poco per amalgamarlo bene.
Formate delle palline di
circa 4/5 cm di diametro, allungatele (circa 15 cm di lunghezza per mezzo
centimetro di spessore) e date loro la forma di “S”
Disponetele su carta forno e mettete nell’incavo di ogni
ricciolo della S un chicco di uvetta sultanina per formare gli occhi. Lasciate lievitare ancora per circa 30 minuti
sotto una pezza umida poi spennellate la parte superiore con un uovo sbattuto.
Preriscaldate il forno a 190° e infornate in posizione centrale per
circa 10 minuti (devono dorare). Sfornate e lasciare raffreddare sotto una
pezza.
Li potete conservare in un sacchetto di plastica o congelarli.
Se li congelate metteteli in freezer non appena si sono raffreddati (non
aspettate!). Quando li scalderete saranno come appena sfornati!
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Non conoscevo affatto queste brioche, ed è interessante anche tutta la storia che c'è dietro.
RispondiEliminaMi segno la ricetta così l'anno prossimo le provo anche io per Santa Lucia... sai ogni scusa è buona per preparare un buon dolce! :D
Buon weekend
Marilù
E' vero oggi è Santa Lucia...il compleanno e l'onomastico della mia cara nonna che non c'è più! Per lei, mantovana, oggi si festeggiava il Natale...
RispondiEliminaottimi dolcetti mia cara, un abbraccio!
ottimi, li proverò !
RispondiEliminail racconto è interessante ed ha un suo fascino, come il luminoso colore di questi piccoli pani.Apprezzo la divagazione uvetta/cioccolato!
RispondiEliminaDeliziose queste briochine !! Amo di provare le ricette straniere.
RispondiEliminaciao ..buona weekend!
Non ho mai provato un dolce con lo zafferano e questi tuoi mi sembrano davvero invitanti.
RispondiEliminaPenso che li proverò anch'io, mettendoci l'uva sultatina come da originale, perchè qui da me piace da matti!
Grazie per la ricetta di questi dolcetti che non conoscevo :-)
Ciao
che buone, brava, belle gonfie e morbide
RispondiEliminaMolto carini da vedere e immagino quanto siano soffici e profumati.
RispondiEliminaDa noi Santa Lucia porta i doni ai bambini buoni ;) ma anche a quelli "cattivi" :)
Buon fine settimana
Devono essere molto buoni!! Anche se... non riesco a capire la somiglianza con i felini ;-)
RispondiEliminaSono molto belli, c'è anche la versione con il formaggio quark, sono entrambi da provare :)
RispondiEliminammm mi sembrano davvero golose!!!!!!
RispondiEliminaChe carini e devono essere deliziosi, da provare. Buona giornata
RispondiEliminaQuesti li fa mia cognata tedesca doc sono buonissimi ma anche in Austria un amica li fa sempre e per me anche in estate perchè li mangi freschi :). Anche con le gocce di cioccolato non sono male.
RispondiEliminaBuona serata.
Non li ho mai provati a fare e nemmeno mai assaggiati ma rimedierò perchè mi "garbano" tantissimo (soprattutto senza uvetta che anche da me non va x la maggiore..)
RispondiEliminaRicetta che non conoscevo. Devono essere proprio buoni. Per me va bene sia l'uvetta che il cioccolato. Piace tutto qui! Baci
RispondiEliminaBuonissimi oltre che di bell'aspetto e mi è piaciuta pure il racconto che non conoscevo. Quante cose sto imparando! Buona serata.
RispondiEliminaBellissimi! sono deliziosi e particolarissimi, complimenti, ti sono riusciti davvero splendidi!
RispondiEliminaAdoro le storie di paura, anche quelle che sono dietro al cibo! e poi, che buoni che devono essere!
RispondiEliminaHo letto con moltissimo interesse le tradizioni legate a queste simpatiche briochine, assaggiate recentemente ai mercatini di Natale altoatesini, ma di cui non conoscevo la storia, né la ricetta... che dire, grazie!!!
RispondiEliminaAvevo letto di questa tradizione e mi ero anche ripromessa di provare a farli questi dolcetti per Santa Lucia, ma il tempo non basta mai... ora mi hai rimesso la voglia...
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