Uno di questi dolci è la Zorama… un nome decisamente insolito che sta ad indicare in Toscana un ciambellone attorcigliato, variegato o più volgarmente conosciuto come marmorizzato. Zorare è infatti un termine d’altri tempi che significa attorcigliare, variegare. Un dolce semplicissimo che nelle campagne veniva consumato la mattina di Pasqua o del Natale. Non a caso anche l’Artusi racconta di un dolce il cui nome è Zorama che viene da lui definito come “un gelo, marmorizzato di bianco e nero” ovvero di panna e cacao.
Zorama
ricetta tratta dal libro “Dolcezze di Toscana”
di Giovanni Righi Parenti
Ingredienti
250 g farina
250 g fecola
250 g zucchero
3 uova medie
150 g latte
100 g burro
la buccia grattugiata di un limone
un pizzico di aroma alla vaniglia
1 bustina di lievito per dolci
50 g di cacao in polvere
50 g di schegge di cioccolato fondente
Zucchero a velo
Preparazione
Preriscaldare il forno a 180°. Impastare tutti gli ingredienti e dividere la pasta in due parti. In una si aggiungerà il cacao in polvere e nell’altra le schegge di cioccolato. Si imburra uno stampo da ciambellone e, con una tasca da pasticceria a bocchetta larga, fare un primo fondo di uno dei due impasti cui seguirà il secondo che andrò a riempire i vuoti lasciati dal primo. Si può utilizzare anche un cucchiaio versando l’impasto a cucchiaiate alternate nello stampo. Si completa con una spolverata di zucchero vanigliato e si inforna per circa 45 minuti (fate la prova stecchino). Fare raffreddare prima di sformare il dolce. Servire cosparso di zucchero a velo.
le ricette portano con sè pezzi di storia e ciò è estremamente affascinante ai miei occhi...!
RispondiEliminaNon conoscevo questo dolce...mi dà l'idea di essere uno spettacolo per la colazione...
RispondiEliminaBuon inizio settimana!
tesoro che meraviglia per colazione!!
RispondiEliminaChe bella introduzione a questa semplice ricetta...mi piace leggere le origini delle ricette e tu le descrivi molto bene...buona settimana Luisa
RispondiEliminauhm...deve essere stato proprio terribile perdersi in queste ricette toscane!!!!!! Povera, povera :)
RispondiEliminadeliziosoooo!!!
RispondiEliminavado a farlo subito!!
il buccellato di Lucca era buonissimo ora vado a sfornare questa nuova bontà!
grazieee!!
sfornato da pochissimo :)
RispondiEliminail bordo è uscito uguale uguale al tuo :)))
nn vedo l'ora di assaggiarlo!
@ Cenerentola anche per me tutto ciò è estremamente affascinante!
RispondiElimina@ Simo ebbene sì! E il giorno dopo è ancora più buono!
@ Mirtilla grazie!
@ Soleluna grazie!
@ Pamirilla terribile e tremendamente da acquolina!!!
@ Chiara noi ci siamo accorti che diventa più buono ogni giorno che passa :)
Che spettacolo di prima mattina!!!
RispondiEliminaBrava anche per le ricerche che stai eseguendo relative alle antiche tradizioni dolciarie....Servono a valorizzarle in modo incredibile!!
Bacie buona giornata
@ Mammazan è vero! Sono tradizioni che non devono andare perse!
RispondiEliminasi hai ragione, diventa più buono e resta sempre molto morbido :)
RispondiEliminaottimo!!
Si inizia a mangiarla e non ci si ferma più: è incredibilmente coccolosa ^_^ e golosa!!
RispondiEliminaMmmmmm proprio perfettoooo per la colazione del mio fidanzato.. questo lo provoooo subito!
RispondiEliminaPorto il caffè, colazione da te?? ^_^
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