Tutto è nato da una richiesta di un’amica sul mio profilo “Hai una ricetta di maritozzi?”, risposta “No, perché non li ho mai fatti ma lanciamo un sos sulla pagina FB dell’Antro e vedrai che qualche risposta arriverà di sicuro”. E infatti la risposta è arrivata quasi subito, Mimì Sabry mi linka la sua ricetta. I Maritozzi sono un ricordo di quando ero bambina, quando andavo a trovare il nonno a Torre de’Passeri e alcuni parenti avevano il forno del paese. Non ho molti ricordi chiari di quelle vacanze, ero troppo piccina ma… i maritozzi con la panna quelli sì! Quelli sono rimasti indelebili nella mia memoria. Mai più mangiati di così soffici e meno che meno mai provato a rifarli. Eppure leggo la ricetta di Mimì e con meraviglia scopro che lei impasta tutto nella macchina del pane, e già questa ricetta mi sta simpatica. Poi continuando a leggere scopro che in fondo non è così difficile farli, che le foto parlano chiaro (per la serie li divoro con gli occhi) e che... detto fatto, è venuto il momento di mettere le mani in pasta.
Chi mi segue su FB già sa come è andata, questa più o meno la conversazione:
Marco: "Hai fatto i maritozzi???"
Io: "Sì perché?"
M.:"... non è che mi garbino molto... li ho sempre trovati molto gnucchi"
Io: "Sì perché?"
M.:"... non è che mi garbino molto... li ho sempre trovati molto gnucchi"
Si cena senza più parlare di maritozzi… arriva il momento del dolce.
Il marito si alza, prende un maritozzo e bofonchia “Caldo... morbidissimo... Questo muore bene con la Nutella…”
Il marito si alza, prende un maritozzo e bofonchia “Caldo... morbidissimo... Questo muore bene con la Nutella…”
Al 4° maritozzo finalmente si manifesta “Se immaginavo che "questi cosi qui" erano così buoni ci avrei fatto direttamente la cena!”.
Al 5° maritozzo gli ho levato la teglia dal davanti, altrimenti che mi fotografavo io il giorno dopo????
Maritozzi con Panna Montata
dal blog Due Amiche in Cucina
200 gr di farina di manitoba
20 gr lievito madre attivo in polvere
2 cucchiai di zucchero
2 cucchiai d’olio di semi
Un pizzico di sale
1 uovo
8 cucchiai d’acqua
2 cucchiai d’uvetta (io non l'ho messa)
Per spennellare
1 tuorlo d’uovo battuto
Per decorare
Panna montata (qui anche Nutella)
Zucchero a velo
Preparazione
Mettere tutti gli ingredienti nella macchina del pane, (tranne l’uvetta), prima gli ingredienti liquidi poi quelli secchi, avviare il programma “impasto e lievitazione”. Quando l’impasto sarà pronto, togliere dalla macchina, unire l’uvetta e dividere in panetti tondi da circa 70 gr l’uno. Dare poi ad ognuno, una forma leggermente allungata, sistemare su una teglia rivestita di carta forno, coprire e far lievitare finché non avranno raddoppiato di volume. Io ho messo in forno a 40° per circa due ore. Prima di infornare spennellare con un tuorlo d’uovo sbattuto. Cuocere a 200 gradi (io a 190°) per circa 8 minuti o sino a che non saranno dorati in superficie. Fare freddare, riempire di panna montata e cospargere di zucchero a velo.
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Caspita Laura....nn puoi farmi questo....ho la bava alla bocca e sto leccando lo schermo....
RispondiEliminaSONO STREPITOSE!
RispondiEliminabellissimo blog, passa a trovarmi se ti va.
RispondiEliminahttp://muchoney.blogspot.it/
lo sto divorando con gli occhiiiiii!!!
RispondiEliminama sono uno sballo!!!!!!!!!grande Laura!
RispondiEliminaCiao! eh un bel classico della cucina del sud....divinamente golosi! accipicchia, come ti son riusciti bene! bravissima :-)
RispondiEliminaun bacione
mamma mia che meravigliaaaa!!! potrei svenirci dentro a quel maritozzo lì!!! :D dici che si possono impastare anche con la planetaria?
RispondiEliminati sono venuti una bellezza. ma tuo marito ha una capacità fuori dal normale per ingoiarsi tutti quei maritozzi!!!
RispondiEliminaE meno male che al marizotto non garbavano tanto i maritozzi!!! Li ho sempre fatto con lo strutto ma devo provare questa versione con l'olio. Te lo ruberei al volo quel bel paninetto pannoso :D! Un bacione
RispondiEliminaChe meraviglia di sopfficità, una goduria golosa!!!!!!
RispondiEliminaE' tantissimo tempo che vorrei realizzarli, ma prima o poi ci riuscirò anch'io
RispondiEliminaCarissima Lauretta, sappi che sto week non riesco perchè ho le torte per l'asilo da fare, ma il prox mi vizierò con questa tua delizia....
RispondiEliminaBuon week end
Mi è piaciuta troppo la scenetta di tuo marito!
RispondiEliminaCon mio marito non se ne sarebbe salvato nemmeno uno, specialmente se belli pieni di panna! eheheheheh!
Quanto sono belli e soffici :-P
RispondiEliminabravissima, ciao a presto ^_^
i maritozzi sono un classico delle pasticcerie romane, o almeno fino a qualche anno fa: adesso si trovano molto meno, ma io mi ricordo ancora i maritozzi di Cecere, a Trastevere.
RispondiEliminaCerto non è un dolce leggero, con tutta quella panna, ma cavolo se vale la pena farsi un po' male!! se poi la pasta è leggera e soffice, allora sono proprio il massimo della goduria!
Sono rimasta senza parole... è meravigliosamente invitante e goloso!!!!!!!
RispondiEliminaTi rubo la ricetta, ho sempre sentito parlare di maritozzi, mai assaggiati però, devo rimediare!!!!
Ricetta convincente ^_^
Felice fine settimana e tanti baci!!!!!!
ho passato l'inverno a dire che volevo rifare i maritozzi e... niente... così mi fai tornare la voglia!!
RispondiEliminaUna bomba di bontà! Il miglior antidepressivo del mondo!
RispondiEliminaQuindi non bisogna aggiungere nient'altro oltre a quel lievito attivo? mi interessa molto :)
RispondiEliminaQuei maritozzi sono davvero belli <.99
Mari confermo, non serve aggiungere niente altro ;)
Eliminain questo momento provo una profonda invidia per il Mr.De Vincentis che si è pappato ben 5 maritozzi uno di fila all'altro....sob...a me ne sarebbe bastato uno!!!!!!!!!!
RispondiEliminaChe meravigliaaaaaaaaaaaa
ciao Laura, anche per me i maritozzi sono un ricordo dell'infanzia passata a Roma,era la colazione della domenica, papà andava in pasticceria e tornava con un bel vassoio pieno di maritozzi alla panna, così ho cercato una ricetta che potesse farmi rivivere quei momenti, adesso porto io i maritozzi alla panna a papà, baci e grazie per aver provato la mia ricetta
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