Il Buccellato di Lucca è tra i miei “pani dolci” preferiti. Ne esistono svariate versioni: chi utilizza l’uvetta, chi utilizza il rhum, chi non mette nulla. Insomma se esiste a grandi linee una ricetta tradizionale per quanto riguarda gli ingredienti principali che sono rimasti nei secoli più o meno sempre gli stessi, ho potuto notare come ogni massaia ci metta qualcosa di proprio, quel “quid” che fa la differenza e affonda le radici nella tradizione personale della storia di ogni famiglia.
Il Buccellato è un un pane dolce originario di Lucca, è una ciambella le cui origini risalgono al Medioevo. Nel 1578, era un dolce così popolare che fu tassato di un’imposta di fabbricazione per rimpinguare le casse dell’erario. In Garfagnana, in occasione delle Cresime e del periodo pasquale, si fa a gara a confezionare il Buccellato più grande e i padrini e le madrine ne fanno orgogliosamente dono ai propri figliocci. Grande merito sarà riconosciuto a chi farà il dolce dalle dimensioni più grandi.
Buccellato di Lucca
Ingredienti
300 g di farina 00
100 g di zucchero
40 g di ottimo burro ammorbidito
2 uova medie
60 cc di latte tiepido
10 g di lievito di birra fresco
Scorza grattugiata di un limone e di un arancio
Un pizzico di sale
1 bicchierino di Vin Santo
Una manciata di semi d’anice
Una manciata di uvetta passita rinvenuta in poca acqua tiepida
Preparazione
Lavorare la farina con lo zucchero, il pizzico di sale e la scorza di arancia e limone. Aggiungere il burro morbido a pezzetti, le uova leggermente sbattute, il lievito di birra sciolto nel latte, i semi d’anice, l’uvetta ben strizzata e per chi lo gradisse il bicchierino di Vin Santo.
Lavorare l’impasto sino a che non si otterrà una palla liscia ed omogenea (eventualmente aggiungete altra farina). Coprire a campana e far lievitare in luogo caldo per circa 2 ore. Trascorso questo tempo prendete la pasta e lavoratela nuovamente con le mani infarinate, formate una ciambella che andrete ad mettere in uno stampo per ciambellone imburrato e infarinato. Fare riposare nuovamente in luogo caldo per circa 1 ora.
Preriscaldare il forno a 180°e cuocere il Buccellato per circa 35/40 minuti. Servirlo freddo accompagnato con crema o marmellate fatte in casa oppure inzuppato nel Vin Santo.
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Che particolare !!! Non ho mai sentito parlare di questo dolce
RispondiEliminadeve essere meraviglioso conoscere e approfondire la tradizione culinaria di una regione come la toscana, di assaporare i sapori di una volta, riscoprire le ricette fatte dalle nonnine.. Questo dolce è bellissimo.. e bellissima è la prova di orgoglio dimostrata durante la cresima dei figli... un bacio
RispondiEliminaConosco questo dolce, ed anche se non amo particolarmente l'anice, devo dire che mi piace!
RispondiEliminaUn abbraccio cara, e buon fine settimana...sono curiosa di vedere il tuo libro!
Deve essere buonissimo complimenti
RispondiEliminaciao e buon fine settimana
che bello sarebbe se fb notificasse qualcosina in più..........non mi dice mai nulla di te :-(.
RispondiEliminaIntnato mi becco questa ricetta, poi aspetto news sul libro!!
Un abbracio cara Laura
appena ho letto buccellato di Lucca sono corsa a vedere la ricetta, stavo per annotare velocemente gli ingredienti per andare in cucina a sfornare il bellissimo dolce ma poi mi son soffermata e ... che bellissima notizia!!!adoro la Toscana!!! i suoi luoghi, la sua gente, la sua cucina!! nn vedo l'ora di sfogliare il tuo libro!!!!!!!!!!!
RispondiEliminagrazie per la ricetta!!! tra qualche ora sarà pronta da gustare :)
Avevo visto questo dolce su molti libri di cucina toscana, e mi aveva davvero incuriosito, solo che non avendolo mai assaggiato, non avevo idea di come fosse...dalla tua descrizione vedo che è una specie di pandolce, proprio come piace a me (non amo particolarmente i lievitati con molto burro)...anche l'aspetto è invitantissimo!!
RispondiEliminaAspettiamo con ansia il tuo libro, sono sicura che sarà pieno di ricette e cose interessanti
Che bella cimabella...Non conoscevo proprio questo dolce...un libro sui dolci toscani poi dev'essere proprio un libro con la L maiuscola...sono così buoni...Quando una mia collega porta al lavoro la "Ricciolina" non si può resistere...un bacio
RispondiEliminaCiao carissima da quanto tempo che non faccio un giro nel tuo blog chissà quante fantastiche ricette mi sono persa.....ma ho intenzione di rifarmi.....ti mando un grosso abbraccio......ciao
RispondiEliminapur essendo toscana non mi sono mai piaciuti particolarmente i dolci tipici della mia regiona..fatta eccezzione per cenci, necci e frittelle di san francesco
RispondiEliminaSai che lo conoscevo nel nome ma non l'ho mai fatto ne provato.
RispondiEliminaMi piace la tua versione che tra l'altro poi come già ampiamente sottolineavi si presta a diverse "varianti" per renderlo come dire ancor più di casa secondo i gusti propri.
Grazie per l'ottima condivisione "storica" ed in bocca al lupo per il tuo bellissimo progetto! ;)
Deliziosa! complimenti Laura! buona settimana!
RispondiEliminaChe delizia questo dolce...le tue descrizioni poi sono sempre perfette...ma quando esce il libro ci avvisi? Mi piacerebbe poterne acquistare una copia...ciao Luisa
RispondiElimina@ Francesca è un dolce di origine medioevale.
RispondiElimina@ Fabiana sì è un lavoro molto affascinante quello di ripercorrere le tradizioni gastronomiche di una regione.
@ Simo grazie!
@ Steval grazie!
@ Blunotte pensa che anche io ho lo stesso problema, pur modificando le impostazioni per vedere gli aggiornamenti di tutte le amicizie :(
@ Chiara l'hai fatto? Come è andata?
@ Geillis mi sa tanto che questo dolce farebbe la sua bella figura sul tuo blog ;)
@ Saretta grazie!
@ Masterchef bentornata :-x
@ Elisina io ho un'autentica passione per i necci!
@ Gambetto grazie!
@ Lalu grazie!
@ Soleluna certo che vi avviso :-x
Beh complimenti davvero pe ril tuo libro, spero di riuscire a trovarlo una volta edito! amo scoprire le ricette tipiche delle ns ricche regioni!
RispondiEliminaquesto bucellato l'ho sentito nominare...non mi son mai azzardata a rifarlo! mi segno la tua ricetta!
complimenti ancora!