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martedì 9 giugno 2015

Spumini alla Cannella Ricoperti di Cioccolato Fondente

Spumini alla Cannella Ricoperti di Cioccolato Fondente

Oggi vi presento un dolce del recupero, che ha sempre grande successo: le meringhe. Quelle di oggi però non sono le “solite” meringhe, questi sono "spumini" profumati alla cannella e ricoperti per metà da un sottile strato di cioccolato fondente. Sono ottimi serviti con il caffè, la giusta coccola per accompagnarlo degnamente. Ma mi raccomando, prima sorseggiate il vostro caffè e poi gustate la meringhetta. In caso contrario - prima meringa dopo caffè - questi vi sembrerà amaro come il fiele!

Forse non tutti sanno che...  L’origine delle meringhe
L’origine delle meringhe non è assolutamente chiara, sembra però che sono state inventate casualmente nella prima metà del 1700 grazie ad un pasticcere svizzero di nome Gasperini e il nome “meringa” sembra derivare da “Meringen” nome della cittadina Svizzera dove fu creata. Proprio qui nel 1985 venne realizzata la più grande meringa del mondo. Lunga 2 metri e mezzo, larga un metro e mezzo e alta 70 cm!
 
Spumini alla Cannella Ricoperti di Cioccolato Fondente
 
Ingredienti
3 albumi
240 gr zucchero a velo (proporzioni: 80 gr di zucchero per ogni albume)
1 cucchiaio di cannella in polvere
Cioccolato fondente
 
Preparazione
Preriscaldare il forno a 80°. Mischiare lo zucchero con la cannella. Iniziare a sbattere gli albumi sino a che si sarà formata una schiuma. Quando diventerà a neve ferma iniziare ad aggiungere il mix di zucchero e cannella, sempre montando.
Mettere la meringa in un sac a poche e formare, su una teglia ricoperta di carta forno, dei nastri lunghi circa 5 cm. Infornare per circa 90 minuti, mettendo uno spessore (io uso una presina) per non chiudere completamente lo sportello del forno poiché le meringhe non devono cuocere bensì devono solamente asciugare. Sono pronte quando risultano asciutte e croccanti.
Farle raffreddare completamente, intingerle per metà nel cioccolato fondente sciolto a bagnomaria e metterle su una gratella ad asciugarsi.
 
 
Pillole di enologia: Spumanti Metodo Classico
Gli spumanti di qualità sono nati in Francia alla fine del 1600 nella regione della Champagne. Negli spumanti di metodo classico (spumanti di qualità), l’anidride carbonica si è formata in modo naturale con la rifermentazione in bottiglia.
I vitigni più adatti a produrre bollicine con il metodo classico sono: chardonnay, pinot nero, pinot bianco, pinot meunier, pinot grigio, riesling.
In Italia nel 1975 per tutelare l’immagine di questo prodotto è stato fondato l’Istituto Italiano Spumante Classico con dei nomi distintivi dei vari prodotti come “Franciacorta” (per le bollicine docg prodotte nella zona omonima) e Talento (per le bollicine di qualità prodotte in particolari zone del Piemonte, Lombardia, Trentino, Alto Adige, Veneto e Friuli-Venezia Giulia).

Con il metodo Classico, le bollicine degli spumanti si ottengono con il metodo della rifermentazione in bottiglia secondo dei passaggi ben precisi e molto delicati che si suddividono in:
  • Assemblaggio dei vini-base per raggiungere la cuvée definitiva voluta;
  • Aggiunta di liqueur de tirage ovvero di una piccola quantità di vino con una precisa dose di zucchero di canna, lieviti e sostanze minerali per facilitare la rifermentazione;
  • Imbottigliamento in apposite bottiglie chiamate champagnotte con tappo a corona che permettono la manipolazione delle varie fasi di elaborazione del vino senza guastarne la qualità;
  • Presa di spuma ovvero quando i lieviti trasformano lo zucchero in anidride carbonica, alcol etilico e molte altre sostanze secondarie;
  • Affinamento sui lieviti che, in capo a sei mesi, trasformano tutto lo zucchero disponibile, muoiono e vanno in autolisi cedendo allo spumante profumi e sapori. L’affinamento a contatto con i lieviti deve essere lungo, avvenire in cantine buie e fresche. A scadenza periodica le bottiglie vengono scosse per rimettere in sospensione i residui dei lieviti (le fecce) e favorire la maturazione dello spumante.
  • Remuage: verso la fine dell’affinamento sui lieviti le bottiglie vengono disposte su “pupitre” e un po’ alla volta vengono ruotate e scosse per portarle alla posizione verticale facendo in modo che le fecce si accumulino in prossimità del tappo;
  • Sboccatura: il collo della bottiglia viene congelato per un paio di cm, poi il tappo a corona viene asportato e la pressione espelle il ghiaccio che contiene le fecce lasciando il vino completamente limpido. La data di sboccatura viene indicata sulla retroetichetta della bottiglia ;
  • Dosaggio: arrivati a questo punto il vino ha pochissimo zucchero, l’aggiunta dello sciroppo di dosaggio (un po’ di vino più o meno invecchiato, un po’ di zucchero di canna, qualche goccia di distillato o acquavite) la cui composizione è tenuta segreta dai vari produttori ne perfeziona la morbidezza e il carattere finale come una sorta di “firma” del produttore
  • Tappatura finale: a questo punto il vino è pronto per essere tappato con il particolare tappo a fungo in sughero delle migliori qualità, per assicurare una perfetta tenuta, e con l’apposita gabbietta in fil di ferro contrastare la pressione del vino;
  • Confezionamento: le bottiglie vengono lavate, asciugate e sottoposte ad una serie di rivoluzioni su loro stesse per amalgamare perfettamente lo sciroppo di dosaggio e sono finalmente pronte per ricevere etichetta, retro etichetta,collarino e capsulone. Vengono poi conservate alcuni mesi in cantine a temperatura controllata per permettere al liquore di dosaggio di sposarsi perfettamente con il vino. Trascorso questo tempo le bottiglie sono avviate alla spedizione.
Gli spumanti di qualità metodo Classico dovrebbero essere consumati nell’arco di 12/18 mesi dalla sboccatura poiché nelle cantine di casa (che non sono certo a temperatura controllata) rischierebbero di rovinarsi vanificando così il lavoro di anni e anni per garantirne l’elevata qualità
 

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8 commenti:

  1. questi spumini sono una visione celestiale! Un abbraccio SILVIA

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  2. un modo delizioso per consumare gli albumi, ti ringrazio per l'idea!!! ciao,

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  3. uno anche adesso, sono sicura che mi addolcirebbe la notte,troppo golosi !

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  4. Meringhe con cannella e cioccolato, una vera delizia :)
    Un bacio grande

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  5. per me le meringhe sono uno dei dolci più goduriosi...con cioccolato e cannella poi!!!

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  6. te ne avanzerebbe mica una, che ho bisogno di qualcosa di dolce che mi raddrizzi un pò il morale?! Grassssie

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  7. Cannella e cioccolato? Arrivo!!!!! Un bacio

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