Il bico è una sorta di schiacciata fatta con farina, acqua,
lievito, olio, un pizzico di sale e cotta nel forno a legna. E’ una antica ricetta toscana, un pane tipico di Piazze, piccola
frazione di Cetona in provincia di Siena. Si tratta di un pane
povero, di origine antichissima, nato da un impasto di acqua e farina che veniva
poi messo a cuocere sotto la cenere. È una via di mezzo tra la torta al testo
umbra e la piadina romagnola e questo potrebbe spiegarsi considerando che per
Piazze passava una delle bretelle che collegavano la strada dell’Alpe di Serre
alla via Francigena attraverso l’Umbria, pertanto i molti passaggi di viandanti
permettevano di venire in contatto con usi e costumi forestieri.
Mano a mano che la dispensa si arricchisce di nuovi prodotti
anche il bico diventa più ricco, all’impasto base di acqua e farina si
aggiungono il lievito madre o un pizzico di bicarbonato o qualche scheggia di
lievito di birra, l’olio extravergine d’oliva e il sale. Nelle epoche passate
veniva consumato così come pane o al massimo accompagnato da quello che la terra
e l’orto regalavano in base alla stagionalità e alla fantasia della massaia di
una volta che riusciva a creare con il poco a sua disposizione delle pietanze
molto gustose. Ma quello che rende il bico delizioso è proprio il prestarsi ad
essere farcito, e oggi che c’è ampia possibilità di scelta le farciture sono
diventare ricche spaziando dai salumi ai formaggi del territorio per lasciare
comunque ampio margine alla creatività e alla fantasia della cuoca nelle
infinite varianti sia salate che dolci. (di L.De Vincentis per Siena Free.it)
Forse non tutti sanno che… la Sagra del Bico a Piazze (Cetona)
Il bico viene celebrato ogni anno con una sagra proprio a Piazze, suo luogo di origine. Qui per due fine settimana consecutivi che vanno dalla fine di giugno all’inizio di luglio è possibile gustare questa prelibatezza fatta come la si faceva una volta, impastata a mano e cotta nel forno a legna. La Sagra, organizzata dalla banda comunale “A. Toscanini”, mobilita l’intera frazione come una grande squadra affiatata, dove il più giovane si affianca al più anziano, dove l’arte di fare il bico si tramanda di generazione in generazione proprio grazie alla grande passione delle“massaie” di un tempo e alla loro capacità di trasmettere alle giovani cuoche l’amore, i segreti e i trucchi facendo in modo che questa eccellenza del nostro territorio non vada perduta. (di L.De Vincentis per Siena Free.it)
Il bico viene celebrato ogni anno con una sagra proprio a Piazze, suo luogo di origine. Qui per due fine settimana consecutivi che vanno dalla fine di giugno all’inizio di luglio è possibile gustare questa prelibatezza fatta come la si faceva una volta, impastata a mano e cotta nel forno a legna. La Sagra, organizzata dalla banda comunale “A. Toscanini”, mobilita l’intera frazione come una grande squadra affiatata, dove il più giovane si affianca al più anziano, dove l’arte di fare il bico si tramanda di generazione in generazione proprio grazie alla grande passione delle“massaie” di un tempo e alla loro capacità di trasmettere alle giovani cuoche l’amore, i segreti e i trucchi facendo in modo che questa eccellenza del nostro territorio non vada perduta. (di L.De Vincentis per Siena Free.it)
Bico
Ingredienti
500 gr farina 0
280/300 ml acqua
5/7 gr di lievito di birra fresco (oppure un cucchiaino raso di
bicarbonato)
4 cucchiai di olio extravergine d’oliva
Una presa di sale
Preparazione
Con la farina fare una fontana, al centro mettere il sale,
l’acqua tiepida dove avrete sciolto il lievito di birra e l’olio. Impastare per
bene formando una palla morbida ma ben compatta. Coprire con un telo umido e
lasciare lievitare, in luogo tiepido per circa un’ora. Riprendere l’impasto,
formare delle palline di circa 80 gr l’una e stenderle, dando una forma rotonda,
sino a raggiungere circa 2 cm di spessore (non oltre!) e bucherellarle con i
rebbi di una forchetta.
A questo punto potete scegliere come cuocere il bico:
Sul camino: accendetelo dalla mattina presto, creando
una bella brace sul tutto il piano del focolare. Nel momento in cui dovete
cuocere il bico, raccogliere la brace in un secchio di metallo, spazzare il
piano del camino e provare a vedere se è a giusta temperatura di cottura,
mettendo della farina sul piano. Se la farina diventa nera, la temperatura è
ancora troppo altra quindi aspettare ancora qualche minuto prima di infornare il
bico. Con l’aiuto di una pala infarinata, prendere le forme di bico e adagiarle
sul piano del camino. Cuocere circa 5/6 minuti per lato. Estrarlo dal camino,
spazzolarlo dalla cenere e metterlo in un cestino ricoperto da un telo affinché
non si raffreddi, oppure apritelo, farcitelo e servitelo ancora caldo su un
tagliere di legno.
Sul testo (o padella antiaderente): scaldare per bene il
testo (o la padella), quando sarà ben caldo, adagiarvi il bico e cuocere a fuoco
bassa una decina di minuti per lato e riporlo e metterlo in un cestino ricoperto
da un telo affinché non si raffreddi, oppure apritelo, farcitelo e servitelo
ancora caldo su un tagliere di legno.
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adoro queste specialità,deve essere molto gustoso questo bico !
RispondiEliminaMolto gustosa e sfiziosa. Un saluto Fabiola
RispondiEliminaChe delizia, non conoscevo il bico, mi alletta un sacco! Un bacio
RispondiEliminaNon lo conosco e ti ringrazio per questa bella ricetta. Sarà sicuramente gustosissima.Grazie!
RispondiEliminaMi piace la ricerca delle grandi richezze del tempo passato quando con poco ci si accontentava. Lo so gli anni brutti del dopo li ho avuti e quinbdi certe cose povere che erano per riempire il pancino ora sono super squisite con tutte le bontà che si possono aggiungere. Buono il bico lo devo provare grazie.
RispondiEliminaNon centra nulla ma pensa che nelle Puglie io da turista ho scoperto una specie di piazza chiamata "paposcia" che nemmo il nostro amico locale la conosceva :). Ciaooo e buona serata
In effetti a prima vista mi era sembrata piadina romagnola. Da cui praticamente si differenzia per il tipo di cottura. deve essere favolosa cotta nel forno a legna
RispondiEliminaNon lo conoscevo, ma già mi ispira un sacco! :D
RispondiEliminal'avevo visto prima ma non ero riuscita a commentare,che buono,non l'avevo mai sentito,da fare,buonooooooooooooo
RispondiEliminaDelizioso il tuo bico...non lo conoscevo grazie per aver condiviso la ricetta e anche la sua storia :-)
RispondiEliminaun abbraccio ^__^
Se posso...... vorrei dare anche io un morso a quel bico lì!!!! :-D troppo invitante! un bacio!
RispondiEliminaAdoro queste ricette legate alla tradizione.
RispondiEliminaChe spettacolo che è... io ci vedrei bene anche la mortadella dentro!! :-* un bacione
RispondiEliminaChe ricetta fantastica... mi piacerebbe proprio provarla!! Brava, come sempre.. ^_^
RispondiEliminaIn effetti sembra proprio come la nostra crescia Umbra!!!Che buona!!!Da noi la farciamo con cicoria e salsiccia!!!!
RispondiEliminaNon conosco questa preparazione ma la salvo per le prossime ricette grazieeeee!
RispondiEliminaQuesto bico proprio non lo conoscevo... quanto mi piacciono queste sfizioserie!!! Grazie cara, annoto subito la ricetta!!!!
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