Liceale modalità on: siamo andati a ritirare tutti i libri del
liceo, entusiasta dico al figliolo: "Junio sei contento che finalmente sono
arrivati tutti i libri del liceo????""
Lui: "Diciamo di sì... anche perché di no non mi è permesso
dirlo!"
... ... ... #maiunagioia
Adoro la trippa, mi garba talmente tanto che quando vivevo a
Roma un’amica la preparava divinamente e ogni volta che la faceva mi diceva di
andarne a prendere un vasetto e conoscendomi insieme al vasetto di trippa
fumante mi dava anche una forchettina sapendo che quella trippa non sarebbe mai
arrivata a casa ma l’avrei finita tutta sulla strada del rientro.
Poi ho conosciuto casualmente e fortunatamente La Bottega del Trippaio e ho avuto modo di assaggiare la loro trippa alla fiorentina. Ho
risentito lo stesso sapore della trippa che faceva mia madre, buona da morire,
così tenera, profumata di verdure dell’orto ed erbe aromatiche. E pensi a quanto
sono buone quelle ricette semplici di una volta, quando con pochi ingredienti a
disposizione della massaia si creavano delle pietanze da leccarsi i baffi!
Forse non tutti sanno che… nun c'è trippa pe' gatti
Il popolare modo di dire romanesco "Nun c'è trippa pe' gatti" è
un'espressione che nacque ai primi del Novecento ad opera dell'allora primo
cittadino di Roma, Ernesto Nathan. L'aneddoto narra che quando al neoeletto
sindaco venne sottoposto il bilancio del Comune per la firma, questi lo esaminò
attentamente ma chiese spiegazioni riguardo alla voce "frattaglie per gatti". Il
funzionario che gli aveva portato il documento per la firma rispose che si
trattava di soldi utilizzati per il mantenimento di una colonia felina che
serviva a difendere dai topi i documenti custoditi negli uffici e negli archivi
del Campidoglio. Nathan depennò la voce dal bilancio, adducendo la logica e
rigorosa spiegazione che i gatti avrebbero dovuto sfamarsi con i roditori a cui
dovevano dare la caccia, ed aggiungendo a margine la celebre frase "Non c'è
trippa per gatti". Tratto da Troppa Trippa
Crostoni Integrali con Trippa alla Fiorentina
Ingredienti per circa 6/8 persone
8 fette di pane integrale spesse circa mezzo cm
1 vasetto di Trippa alla Fiorentina pari a 480 gr
120 gr fagioli cannellini in scatola
2 spicchi d’aglio
Scaglie di parmigiano
Preparazione
Scaldare la trippa e aggiungere i fagioli, scolati e ben
sciacquati. Portare il tutto a ebollizione e levare dal fuoco.
Abbrustolire le fette di pane e strofinarle con l’aglio.
Disporre la trippa coi fagioli sulle fette di pane.
Abbrustolire le fette di pane e strofinarle con l’aglio.
Disporre la trippa coi fagioli sulle fette di pane.
Guarnire con scaglie di grana e servire.
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che goduria, molto, molto invitante !
RispondiEliminaChe buona la trippa alla fiorentina, e questi cristoni con trippa e fagioli sono davvero deliziosi . Un abbraccio, buona giornata Daniela.
RispondiEliminaTi è per caso avanzata una porzione di trippa? il mio compagno la adora ma io non so neanche da dove iniziarla a cucinare... bellissima! A presto LA
RispondiEliminaAdoro la trippa, gustosa idea questi crostoni!!!!
RispondiEliminaA casa mia piacerà sicuramente.
RispondiEliminaChe meraviglia di crostone, lo mangio con gli occhi, è bello ed invitante!
RispondiEliminaun crostone meraviglioso..tutto autunno e molto salutare
RispondiEliminaDavvero golosi! Un abbraccio
RispondiEliminabut it looks delicious! sensational photo
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