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sabato 20 settembre 2008

Tortellini di Valeggio sul Mincio

Tortellini di Valeggio sul Mincio

E veniamo alla ricetta di questi deliziosi Tortellini di Valeggio detti anche "nodo d'Amore" la cui sfoglia è impalpabile dal tanto che è sottile e racchiude un delicatissimo ripieno di carne. Si gustano conditi con burro fuso salvia e parmigiano.

"La leggenda racconta una storia d’amore del ‘300 tra un valoroso Malco, capitano delle armate di Giangaleazzo Visconti e Silvia, una bella ninfa apparsa dal fiume Mincio. I due amanti scomparvero nel fiume e lasciarono sulla sponda un fazzoletto di seta dorata simbolicamente annodato per ricordare il loro eterno amore. Da allora, nei giorni di festa, le donne e le ragazze di Valeggio ricordano la storia dei due innamorati tirando una pasta sottile come la seta, tagliata ed annodata come il fazzoletto d’oro ed arricchita di un delicato ripieno. Questa è la nascita del leggendario "Tortellino di Valeggio". Era nata la leggenda del tortellino di Valeggio."

Tortellini di Valeggio sul Mincio
dal sito Il Torcolo

Ingredienti per 6 persone
700 g. di farina
200 g. di carne di maiale
200 g di carne di manzo
200 g di carne di pollo
100 g di parmigiano
100 g di prosciutto crudo
50 g. di pane secco grattato
4 uova
2 cucchiai di olio extravergine d‘oliva
1 cipolla
acqua,
sale, pepe, 
rosmarino, 
noce moscata

Preparazione
Prepara il ripieno facendo cuocere a pezzetti le carni di manzo, maiale, pollo, con la cipolla tritata, l’olio d’oliva, il sale, il pepe, il rosmarino e la noce moscata. (una versione vuole che la carne venga sfumata con del vino Bardolino). Lascia raffreddare e poi passa tutto nel frullatore assieme al prosciutto crudo, al parmigiano, al pane grattato ed al tuorlo d’uovo. Con l’impasto così ottenuto forma una palla consistente che metterai a riposare nel frigorifero. Prepara ora la pasta, che sarà la classica sfoglia all’uovo casalinga ottenuta lavorando insieme le uova alla farina, aggiungendo un pizzico di sale e mezzo bicchiere d’acqua. La sfoglia dovrà essere particolarmente sottile (questo è uno dei principali segreti del tortellino valeggiano). Procedi quindi a ripartirla con la rondella in quadrati di circa 4 – 5 cm. per lato. Al centro di ogni quadrato metti una presa di impasto precedentemente preparata e procedi infine ad “incartare” i tortellini. Si dovrà piegare prima il quadratino di sfoglia su una diagonale avendo cura che la pasta si chiuda sui bordi, quindi si uniranno gli estremi del triangolo per congiungerli mediante spinzatura. Il tortellino ultimato dovrebbe presentare un piccolo foro sopra la congiunzione. I tortellini così “incartati” dovranno essere posti su una tovaglia o su un supporto aerato, dove dovranno riposare finché la pasta, asciugandosi, non sarà più adesiva. Saranno quindi cotti in brodo per circa 2 minuti e serviti o nel brodo stesso (come vorrebbe la tradizione) oppure asciutti al burro e salvia. Da non dimenticare una generosa spolverata di parmigiano.


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1 commento:

  1. Li conosco benissimo. Spesso ho partecipato anche alla sagra del tortellino. Ti sono venuti benissimo. Un abbraccio

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