La ricetta di queste frittelle l’ho trovata sulla Cucina di D e mi ha incuriosita da subito per la presenza di pochissimi ingredienti, per la velocità di preparazione e per l’assoluta mancanza di lievito. La perplessità di fronte a questa ricetta così inconsueta è stata tanta, ma ho fatto bene a fidarmi del mio “fiuto” perché il risultato di queste frittelle è decisamente goloso. La consistenza di questa frittella non è morbida e lievitata come la maggior parte delle frittelle che girano per la rete in questo periodo, bensì risulta dura, piena e ricorda una delicata pasta frolla profumata di limone con quella nota golosa in più che solo un buon fritto sa regalare. Rispetto alla ricetta originale ho aggiunto anche delle gocce di cioccolato. Che dire a noi sono piaciute proprio tanto, una frittella diversa dal solito che comunque vale la pena di provare!
Forse non tutti sanno che... frittelle
La frittella rimane la protagonista indiscussa dei dolci del periodo di Carnevale. La prima ricetta della frittella appare in un documento gastronomico nella seconda metà del Trecento. Da sempre, comunque, “ea fritoa” è considerata il dolce “nazionale” della Repubblica della Serenissima e proprio da Venezia la frittella diventò famosa in tutto il territorio veneto-friulano arrivando siano a Milano, per poi con il passare del tempo espandersi in tutta Italia acquisendo, in ogni regione, in ogni paese, caratteristiche peculiari del luogo andando così via via differenziandosi dalla “fritoa” veneziana. “Ea fritoa” veniva prodotta a Venezia dai “fritoleri” che dal ‘600 al ‘800 si unirono in una corporazione formata da 70 componenti, ognuno dei quali esercitava il proprio mestiere in un’area ben definita della città, e l’attività commerciale veniva passata da padre in figlio per mantenere viva e inalterata l’arte della preparazione di questi dolci.
La frittella rimane la protagonista indiscussa dei dolci del periodo di Carnevale. La prima ricetta della frittella appare in un documento gastronomico nella seconda metà del Trecento. Da sempre, comunque, “ea fritoa” è considerata il dolce “nazionale” della Repubblica della Serenissima e proprio da Venezia la frittella diventò famosa in tutto il territorio veneto-friulano arrivando siano a Milano, per poi con il passare del tempo espandersi in tutta Italia acquisendo, in ogni regione, in ogni paese, caratteristiche peculiari del luogo andando così via via differenziandosi dalla “fritoa” veneziana. “Ea fritoa” veniva prodotta a Venezia dai “fritoleri” che dal ‘600 al ‘800 si unirono in una corporazione formata da 70 componenti, ognuno dei quali esercitava il proprio mestiere in un’area ben definita della città, e l’attività commerciale veniva passata da padre in figlio per mantenere viva e inalterata l’arte della preparazione di questi dolci.
Così li descrive il nobiluomo veneziano Pietro Gasparo Moro: «I fritolieri hanno sempre sul davanti un pannolino che s'assomiglia al grembial delle donne, che sembra venuto allora fuor dal bucato. Tengono in mano un vasetto bucherellato con cui gettano del continuo zucchero sulla mercie, ma con tal atteggiamento che par vogliano dire: e chi sente l'odore e il sapore di questa cosa che noi inzuccheriamo?».
Frittelle Ferraresi
di Cristina Saglietti tratto da La Cucina di D
200 gr farina
100gr zucchero semolato
2 uova
30gr burro morbido
scorza grattugiata di 1 limone
Gocce di cioccolato (mia aggiunta)
olio per friggere
Preparazione
Unire insieme tutti gli ingredienti. Ottenere un impasto omogeneo. Mettere in frigorifero a rassodare per 30 minuti. Infarinandovi leggermente le mani, formare delle palline di uguale grandezza (delle dimensione di una piccola noce). Friggere in olio profondo a 180° per circa 6/7 minuti (le frittelle dovranno risultare di un colore ambrato scuro)
Abbinamento Consigliato: siamo in presenza di una ricetta caratteristica di un particolare periodo dell’anno, un periodo festoso, gioioso e allegro. Le frittelle spiccano per la loro untuosità (che deve essere sempre delicata e mai pesante o sgradevole!) tipica del fritto, per la loro dolcezza e per la piacevole, fragrante aromaticità. L’abbinamento consigliato è con il “vino delle feste” per eccellenza: un Asti Spumante dalle note aromatiche fragranti, intense, fruttate e delicatamente floreali di pesca gialla, albicocca, fiori d’arancio, tiglio e salvia. Moderatamente alcolico, piacevolmente fresco e dolce con gradevole persistenza gusto olfattiva è caratterizzato da catene di bollicine fini, numerose, esuberanti, festose e zampillanti che lasciano sempre un piacevole ricordo “di festa” in chi lo sorseggia.
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Posso rubarne una? fa così gola che....non resistooooooo
RispondiEliminaL'aspetto è invitante.
RispondiEliminaApprezzo molto le tue Curiosità.
Buoneeeee! anche noi almeno una a testa! complimenti! una ricetta in più da provare per carnevale!
RispondiEliminaun bacione :)
Mi sa che indulgo io pure sul cioccolato!
RispondiEliminaBellissima anche la carrellata di fritti, grazie!!
Un abbraccio
Pensa che anche se sono ferrarese doc, nella mia famiglia più che le frittelle si sono sempre fatti i crostoli e i "tortellini", dolci fritti ripieni di mostarda :-) Direi che comunque in periodo carnevalesco c'è solo l'imbarazzo della scelta di fronte a dolci fritti e superbuoni :-)))
RispondiEliminacome resistere? Non resisto, passami una frittella, grazie !
RispondiEliminaCome si fa a resistere a un fritto così invitante?
RispondiEliminaOhhhhh una due tre e quattro, ecco io non finirei mai con queste frittelle! Bacio grande!
RispondiEliminal'aggiunta della cioccolata le rende ancora più buone!!!! Ottima idea.
RispondiEliminaE approfittiamo del periodo cara Laura e friggiamo a più non posso :). L'aspetto è perfetto, sembrano proprio belle corpose e golose! Un abbraccio
RispondiEliminaMi incuriosisce un sacco, da come la descrivi dev'essere golosissima! Un bacio
RispondiEliminacarrellata golosissima ele frittelle ferraresi per me erano sconosciutissime, per cui da provare al più presto
RispondiEliminasembrano ottime, te ne rubo anche io una;) baci
RispondiEliminaSono fantastiche, tanto golose!!!!!
RispondiEliminaDiverse dalle solite fritte alle hai ragione,vanno provate,felice giornata
RispondiEliminaSono irresistibili , ne prendo una , grazie Laura . Un abbraccio Daniela.
RispondiEliminaIo ho fritto domenica.....ma che bontà!!!!
RispondiEliminaUn abbracciotto
Frittelle, frittelle, frittelle! Che voglia. E queste ferraresi sono così carine...
RispondiEliminabaci
simo
Sono davvero deliziose, ed è anche il periodo giusto per realizzarle!
RispondiEliminaUna vera tentazione alla quale cedere subito!!!
RispondiEliminaSono perfette, Laura!
Un caro abbraccio
MG
Bellissima ricetta e splendida la tua introduzione. Complimenti per la raccolta!!!
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