27 Marzo 2017, questa data passerà alla storia. Succede a
pranzo: dopo ben quasi 17 anni (tanti sono gli anni che stiamo insieme) che mi
schifava il cavolfiore finalmente oggi il De Win l'ha mangiato e ha pure detto
che è BUONO! #esonsoddisfazioni!!!
E se lo dice lui che l’ha sempre schifato manco fosse olio di
fegato di merluzzo, significa che cucinato così è buono davvero! Praticamente
con il “solito” rotolo di pasta sfoglia, anche questa volta ho fatto
una magia veloce e golosa, ottima da servire a pranzo ma anche come aperitivo,
inoltre tiepida è perfetta da mettere nel cestino del pic-nic di Pasquetta.
A proposito di Pasquetta, in fondo a questo post trovate una
raccolta di ricette di torte salate perfette per la vostra gita fuori porta.
Credetemi ce n’è per tutti i gusti!
“Raspadura” è un termine dialettale tipico lodigiano, con origini molto antiche. La tradizione racconta che la nascita della Raspadura risale ai tempi in cui le prime forme di grana lodigiano non perfettamente stagionate venivano fatte raschiare dal padrone. La parte raschiata da queste forme veniva spesso venduta a basso prezzo ai contadini. Nata quindi come piatto povero, la Raspadura viene in seguito rivalutata grazie alle sue caratteristiche eccellenti.
Come viene prodotta? La forma ancora giovane
viene sfogliata a mano da un esperto casaro attraverso l'antica tecnica della
“raspa”, che prevede l'utilizzo di una particolare lama per ottenere soffici
sfoglie, lunghe e compatte. Un rito affascinante, che evoca tempi ormai remoti
dove i sapori erano ricchi e intensi. Il prodotto ottenuto sono le tipiche
sfoglie soffici e leggere, che si sciolgono in bocca. Il suo sapore unico e
delicato, rende la Raspadura perfetta per molteplici utilizzi: da sola o come
accompagnamento. Il suo aspetto altamente scenografico
e decorativo è il tocco in più per impreziosire ogni piatto. tratto dal sito Raspadura Bella Lodi
Sfoglia con Cavolfiori, Raspadura e Mandorle
Ingredienti
1 Rotolo di pasta sfoglia rotonda
250 gr cimette bollite di cavolfiori
Raspadura di Grana Lodigiano
Scagliette di Mandorle
Un pizzico di noce moscata
Un pizzico di sale
Preparazione
Preriscaldare il forno a 190°. Tritare grossolanamente le
cimette di cavolfiore lessato e condirle con un pizzico di sale e noce moscata.
Srotolare la pasta sfoglia in una teglia foderata di carta forno e farcirla con
le cimette di cavolfiori, la Raspadura e scagliette di mandorle. Infornare per
circa 20/25 minuti (o sino a doratura). Tagliare in tranci e servire.
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TORTE SALATE per la gita fuori porta di Pasquetta
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mi piace da matti il cavolfiore, questa è una super ricetta !
RispondiEliminaAdoro le torte salate e la Raspadura :)
RispondiEliminaPrenderei un assaggio di questa tua sfoglia con immenso piacere!
Un bacio e buona settimana
Love this recetta. Look absolutely deliziosi!! Baci!
RispondiEliminaMi piacciono un sacco queste tue ricette veloci ma sempre arricchite e di gusto!!!
RispondiEliminaAuguroni di una serena Pasqua
l'aspetto è fantastico, io lo digerisco poco ma il marito lo adora, quindi...mi salvo la ricetta ;)
RispondiEliminaBaci cara
La tua sfoglia mi ispira moltissimo , ricetta segnata . Tanti cari auguri di buona Pasqua . Un abbraccio, Daniela.
RispondiEliminaChe bella e chissà che buona! devo proprio farla! Buona Pasqua!
RispondiEliminaAnche mio padre ha sempre schifato il cavolfiore e inoltre si lamenta della puzza quando io invece me lo preparo. Chissà, magari così si degnerebbe di assaggiarlo
RispondiEliminadeve essere davvero buonissima!
RispondiEliminaMolto golosa! Adoro la raspadura! Un abbraccio
RispondiEliminaA me piace molto, ottima questa torta rustica.
RispondiEliminaOttima ricetta! Un abbraccio
RispondiEliminaqui scatta pure il tris, troppo buona :P
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