Junio in vacanza. Telefonata N.1 da Milano. Madre: "Vi comunico
che vostro figlio dice che questa NON è una vacanza perché non può scegliere il
menù e deve mangiare la minestrina, la carne e le verdure!"
#maiunagioianeppurevacanza
L’insalata russa, insieme al vitello tonnato, è il motivo
principale per cui l’inossidabile De Win sarebbe disposto ad andare a Milano da
mia madre tutti i giorni.
Dovete sapere che uno dei primi regali che papà fece a mamma
quando ancora erano fidanzati, così tanto per chiarire da subito che a lui
garbava la buona tavola, fu, nel 1961, l’immenso ricettario di Luigi Carnacina
(un grande gastronomo, oggi purtroppo dimenticato), libro preziosissimo nella
cucina di mamma ancora oggi.
E l’insalata russa del Carnacina è una ricetta, che mamma prepara da ormai oltre 50 anni sempre con grande successo, chiedetelo al De Win o a Junio.
E l’insalata russa del Carnacina è una ricetta, che mamma prepara da ormai oltre 50 anni sempre con grande successo, chiedetelo al De Win o a Junio.
Rispetto alla preparazione originale mamma non ha mai messo né
la lingua salmistrata, né l’aragosta, né i funghi, nè le rape e nemmeno l'aringa, perché credo
fossero ingredienti non graditi a papà. Comunque io vi metto la ricetta così
come appare sul ricettario, poi voi potete divertirvi a “giocare” con i vari
ingredienti, per esempio noi talvolta ci aggiungiamo del tonno sott’olio
sbriciolato.
L’insalata russa mamma la serve non solo come antipasto, ma soprattutto come contorno per accompagnare la cima ripiena o l'arrosto, poi
quando a casa a Milano c’è il De Win gliela serve anche la mattina a colazione
ma questo è un altro paio di maniche...
Forse non tutti sanno che… Insalata Russa
L’insalata russa fu creata intorno al 1860 da Lucien Olivier
nelle cucine del ristorante Hermitage di Mosca. In Russia è comunemente chiamata
“insalata italiana“, poiché si dice sia stato un dono allo zar venuto in visita
in Italia. Il piatto sarebbe stato preparato con prodotti comunemente coltivati
in Russia come carote e soprattutto patate; la ricetta non prevedeva l’uso della
maionese ma della panna, che voleva rappresentare la neve, tipica del clima
russo. Lo zar avrebbe portato con sé la ricetta e il piatto sarebbe divenuto
rapidamente molto noto. Successivamente, secondo questa versione, si sarebbe
diffusa anche in Europa ma modificata con l’uso della maionese al posto della
panna. tratto da Ieri & oggi in cucina
Insalata Russa del Carnacina
dal libro "Il Carnacina" di Luigi Veronelli,
anno 1961
Ingredienti
Patate
Carote
Rape
Fagiolini
Pisellini
Funghi cotti e affettati
Alcuni cetriolini sott'aceto affettatati
Alcuni capperi piccoli
Qualche filetto di aringa salata, tagliata a pezzi
Filetti di acciuga
Prosciutto cotto a dadini
Lingua salmistrata (se gradita)
Aragosta (ritagli se a disposizione)
Maionese q.b.
Preparazione
Lessate, in pentole separate, le carote, le rape, le patate, i
fagiolini e i piselli (la stessa quantità di ogni ingrediente). Lasciate
raffreddare e tagliate in modo consono. Riunire tutti gli ingredienti e
mescolarli con la maionese. Mettere il tutto in una ciotola e ricoprire di
maionese, decorare con gli ingredienti usati per l'insalata e con fettine di
rape rosse.
Note: Veronelli racconta Luigi
Carnacina
Fosse nato in Francia, avrebbe – proprio come Auguste
Escoffier – monumenti, vie e piazze dedicati.
Da noi… da noi, una folla di gastronomi auto-elettisi lo
ignora. Quanto meno finge di ignorarlo (ogni volta che debbono scrivere o
raccontare una ricetta – di cucina, dico – lo copiano, senza ricordare l’obbligo
civile e morale, della citazione del reale autore).
Giggetto – così lo chiamavano gli amici (pochi nella
realtà, una marea, quando stargli vicino serviva ad essere conosciuti) – è
stato, e di gran lunga, senza possibilità alcuna di paragone, il gastronomo per
eccellenza del XX secolo. Proprio come lo era stato, nel secolo precedente,
Auguste Escoffier, con cui Giggetto – nel primo quarto del nostro secolo – ebbe
non breve collaborazione e lunghissima amicizia.
Di Lui potrei scrivere un tomo e un quarto.
Dal 1956 abbiamo vissuto, anni ed anni, assieme, lunghe ore
ogni giorno, per la riedizione di quell’opera – colossale sotto tutti gli
aspetti, anche del genio – ch’è La Grande Cucina.
Ciascuno c’abbia la mia età, o giù di lì, ricorda lo
scalpore all’uscita del libro. Colonne e colonne di quotidiani e settimanali.
L’Italia aveva, finalmente, un libro di cucina moderno, scritto da un
professionista. I precedenti erano di dilettanti, peraltro lodevoli, ma
dilettanti. Giggetto era un professionista amateur; ed amateur – in francese –
significa proprio dilettante.
Opera definitiva, cui non può fare riferimento ciascuno che
di cucina voglia scrivere.
Ed è di un grande cuoco francese, Paul Bocuse,
l’osservazione «ma l’inventore della nuova cucina è stato, con le sue
semplificazioni rispetto gli scritti del nostro Escoffier, Luigi
Carnacina».
tratto da Casa Veronelli
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sul diritto d'autore n. 633/1941 e successive modifiche.
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anche mia madre la fa speciale, i pezzettini talmente minuscoli che sembrano tagliati col calibro....Che bontà ! Un bacione
RispondiEliminaL'Insalata Russa è forse la preparazione che mangerei in quantità industriale.
RispondiEliminaProprio per questo, se devo realizzarla per una cena a casa,ne preparo a vagonate e ne tengo una "piccola" parte da gustare in gran segreto :D
Meravigliosa presentazione, Laura!
Baci!
MG
p.s. adoro Le Avventure dei De Win"! :)
Quanto mi piace... perfetta con questo caldo!!!
RispondiEliminaUna presentazione magnifica!
RispondiEliminaL'insalata russa non la preparo mai, perchè piace solo a me e ne mangerei delle vagonate :))
Brava la tua mamma che si è conquistata il genero :)
Un bacio e buona settimana
A me piace un sacco, ma non l'ho mai mangiata con prosciutto e acciughe.
RispondiEliminaBuona giornata
MI PIACE DAVVERO UN SACCO...HO PRONTO IL POST CON LA MIA, CHE PERò è MOLTO PIù SEMPLICE. QUELLA DELLA TUA MAMMA MI SEMBRA MERAVIGLIOSA...CI CREDO CHE RISCUOTA SUCCESSO, TI ABBRACCIO!
RispondiEliminaChe meraviglia!!! Comunque preferisco la versione di tua madre e mi piace anche con l'aggiunta di tonno. 😘
RispondiEliminaanche io preferisco la versione di tua madre!
RispondiEliminaMi piace molto il modo di presentarla! A me purtroppo l'insalata russa piace in versione molto semplificata, togliendoci talmente tanti ingredienti che non si può nemmeno chiamare "insalata russa" in effetti...
RispondiEliminaL’angolo della casalinga, ricette veloci e facili
Da provare.
RispondiEliminaLuigi Carnacina era un grande intenditore!
Buonissima la tua insalata russa del Carnacina , perfetta la stagione estiva . Un saluto, Daniela.
RispondiEliminache bella la insalata rusa cara!
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